Convegno sulle soluzioni a droga e tossine
Autorità mediche e studiosi di problemi sociali provenienti da dieci nazioni, riuniti in un convegno internazionale, presentano i risultati conclusivi della ricerca sulla riabilitazione e disintossicazione dalla droga: funziona.
Autorità mediche e studiosi di problemi sociali provenienti da dieci nazioni, riuniti in un convegno internazionale, presentano i risultati conclusivi della ricerca sulla riabilitazione e disintossicazione dalla droga: funziona.
Un sistema di riabilitazione dalla droga, che in Italia ha già aiutato migliaia di persone a liberarsi dal problema della tossicodipendenza, è stato il tema centrale di un convegno internazionale tenutosi recentemente a Stoccolma. Scienziati, medici, funzionari governativi, ambientalisti ed esperti del fenomeno della tossicodipendenza di dieci nazioni si sono incontrati per scambiarsi i risultati ottenuti dall’applicazione diversificata del sistema sviluppato dallo scrittore e umanitario americano L. Ron Hubbard.
Sebbene tale programma sia stato in origine sviluppato ed utilizzato nella Chiesa di Scientology quale mezzo per superare gli ostacoli causati dalle sostanze chimiche al miglioramento spirituale, un numero sempre crescente di studi scientifici condotti negli ultimi decenni ha aperto la possibilità di applicazione di tale programma anche a settori laici.
In Italia il programma viene utilizzato in tal senso principalmente dai centri Narconon, associazioni che si occupano di riabilitazione dalla droga e che utilizzano esclusivamente i metodi sviluppati da L. Ron Hubbard. Quest’anno il Narconon celebra il suo 16° anno di attività in Italia.
“Il convegno di Stoccolma è stata un’ottima occasione per scambiare e mettere a confronto i risultati ottenuti nell’affrontare i vari problemi connessi al problema della droga e delle tossine”, ha detto il portavoce del Narconon Italia. “Nel Narconon abbiamo comunque superato da tempo la fase di «ricerca»”, ha aggiunto. “Abbiamo ormai alle spalle molti anni di esperienza nell’aiutare chi si rivolge a noi per liberarsi dalla tossicodipendenza”.
La “cultura della tossicodipendenza”.
Tra i moderatori e relatori del convegno di Stoccolma, troviamo il dottor David Root, membro dell’American College of Occupational Medicine e il dottor Anatoly Tsyb, direttore del Medical Radiological Research Center della Russian Academy of Medical Sciences.
“Al giorno d’oggi troppe persone nel mondo vivono l’aggressione quotidiana di sostanze chimiche tossiche a bassi livelli: scorie nucleari, inquinamento industriale o sostanze stupefacenti” ha detto il dottor Root, nel discorso di apertura del convegno.
“In alcune parti dell’Europa orientale e della Russia”, ha aggiunto il dottor Tsyb, “la contaminazione ambientale rappresenta una minaccia seria e immediata. Inoltre, la cultura della tossicodipendenza ha creato nuovi livelli di violenza, di crimine e di problemi sociali, sia nelle nazioni già sviluppate che in quelle in via di sviluppo”.
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“Questo è l’unico programma di disintossicazione che funzioni veramente.
È una delle più importanti scoperte dei nostri giorni.”
– Dr.ssa Megan Shields
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Con migliaia di decessi ogni anno, dovuti alla tossicodipendenza, l’Italia senza dubbio condivide tali problemi.
Uno dei relatori del convegno, il Direttore Sanitario del Narconon International, la dottoressa Megan Shields, che ha superveduto l’amministrazione del programma Narconon a quindicimila persone ed ha inoltre collaborato a numerosi studi scientifici sul programma, ha affermato: “Questo è l’unico programma di disintossicazione che funzioni veramente. È una delle più importanti scoperte dei nostri giorni.”
Presenti al convegno, anche molti giovani che hanno recentemente completato il programma. Oltre a descriverne i benefici personali ottenuti, hanno anche reso delle scioccanti testimonianze sul proliferare della droga in tutta Europa.
“Un’intera generazione sta morendo”, ha detto una ragazza. “Si sta uccidendo con la droga”. Ha quindi raccontato, con parole toccanti, di come sia facile procurarsi l’Ecstasy e dello “sballo” che si riesce a raggiungere con il primo “viaggio”, che non si riesce più a raggiungere in seguito, il che spinge il consumatore di droga ad assumerne quantità sempre più massicce, nel tentativo di rivivere un’esperienza che, già di per sè, era un’illusione.
Uno dei momenti più intensi del convegno è stato raggiunto quando la ragazza ha raccontato come, dopo aver completato il programma Narconon ed essersi finalmente liberata dalla trappola della droga, aveva trovato il fratellino in preda all’effetto della droga, mentre ballava in modo frenetico. Quando lei gli aveva chiesto perché lo stesse facendo, dopo aver visto il travaglio e la distruzione che la droga aveva causato a lei e alla loro famiglia, lui ridendo, le aveva risposto: “Guardati attorno, non vedi che lo fanno tutti?”. Si era quindi ritrovata a doversene prendere cura nei due-tre giorni successivi in quanto, come spesso succede a chi prende l’Ecstasy, era caduto in uno stato di completa depressione.
La ragazza, dopo aver ringraziato i presenti per l’impegno con cui stanno facendo conoscere il Narconon ad un numero sempre maggiore di persone, li ha pregati di far quanto nelle loro possibilità per far conoscere la verità sulla droga ai suoi coetanei.
“Personalmente non sono mai stata così felice nella vita”, ha detto, “ma mi rattrista il fatto che altri stiano ancora conducendo una vita vuota, motivata solamente dalla droga.”
Monitoraggio dei risultati
Uno dei risultati più eclatanti discussi al convegno non riguardava la droga, ma l’efficacia del programma nel risolvere problemi causati da veleni industriali e ambientali.
Uno dei primi studi presentati è stato quello condotto su persone dello stato del Michigan (USA) che erano state esposte ad alti dosaggi di difenili polibromurati (PBB) – dei carcinogeni chimici altamente tossici – trovati in un composto ignifugo accidentalmente ingerito dal bestiame nel 1973 e, in seguito, riscontrato praticamente in tutti gli abitanti del Michigan. Cinque anni dopo il disastro, un’equipe del Mount Sinai Medical School di New York concluse che quando il PBB veniva immagazzinato dal corpo, vi rimaneva in modo più o meno permanente.
Tra coloro che erano stati sottoposti a dei test mentre seguivano il programma di Hubbard, si era riscontrata una sensazionale riduzione media del livello di PBB pari al 35%. Un esame successivo, condotto quattro mesi dopo, aveva rivelato che il PBB si era ridotto del 59%. Come dimostrato tramite altri studi, la continua riduzione delle sostanze contaminanti, persino dopo il completamento del programma, aveva fatto salire le possibilità che il programma migliorasse realmente le capacità naturali del corpo di eliminare le tossine.
Documentazione di casi
Il Dottor Root, laureato in Medicina e Salute Pubblica, ha affermato: “L’accumulo di sostanze chimiche tossiche, sia che provengano da contaminazione ambientale o da ingestione di sostanze, è un problema di salute pubblica di portata internazionale. Ogni anno si documentano nuovi casi di conseguenze negative provocate dalla presenza di sostanze chimiche nel corpo.”
Il Dottor Root ha descritto il caso di una donna che stava eseguendo il programma sotto la sua supervisione. La donna, che lavorava come operaia alla manutenzione di una grande industria, era stata esposta a sostanze chimiche tossiche per un periodo di oltre sei mesi: soffriva di cloracne, di profondo affaticamento e manifestava altre reazioni alle sostanze chimiche, al punto di non essere più in grado di lavorare. Era costantemente stanca, anche se dormiva 12 ore al giorno.
Al quarto giorno del programma, mentre si trovava nella sauna, dalla sua pelle iniziò a trasudare una sostanza nerastra e viscida e la cosa continuò anche nei giorni successivi, ma in quantità gradualmente minori. Il risultato del programma fu che il cloracne, la stanchezza e gli altri sintomi di avvelenamento chimico svanirono e che la donna venne autorizzata a riprendere il lavoro.
Un altro caso presentato è quello di un agente di polizia che, a causa delle sue mansioni, si era ritrovato per lungo tempo a contatto con sostanze stupefacenti in un deposito del dipartimento di polizia: soffriva di grave senso di nausea, giramenti di testa, emicrania e tremori. Dopo aver completato il programma, dichiarò che l’emicrania era sparita e che gli altri sintomi si erano fortemente ridotti. Sua moglie sostiene che il programma gli ha salvato la vita.
Ridurre gli effetti dannosi delle radiazioni
L’avvelenamento ambientale è anche causato da radiazioni e radioattività che causano, nei soggetti che vi si espongono, cancro, leucemia e altre malattie.
Il disastro di Chernobyl dell’aprile 1986, ha coinvolto decine di milioni di persone. La World Health Organization (WHO – Organizzazione per la Salute Mondiale) ha stimato che Chernobyl abbia liberato una quantità di radiazioni 200 volte superiore a quella delle bombe lanciate sul Giappone nella seconda guerra mondiale.
Nella regione di Chernobyl, prima dell’incidente, solo un bambino su un milione soffriva di cancro alla tiroide. A novembre 1995 la WHO ha stimato che a Gomel, a nord del reattore (la direzione presa dal vento durante e dopo l’incidente) i casi di cancro alla tiroide sui bambini avevano superato la soglia dei 100 casi su un milione. Il dott. Tsyb, uno tra i massimi esperti mondiali di radiazioni e testimone in prima persona degli effetti di Chernobyl, ha descritto come tali effetti siano stati alleviati o risolti usando il Programma di Hubbard, citando il caso di uno scienziato che si era recato a Chernobyl per conto del governo russo. Lo scienziato accusava una crescente infiammazione della tiroide, problemi di memoria ed altri sintomi tipici dell’esposizione a radiazioni, che erano stati correttamente attribuiti a tali esposizioni. Dopo essersi allontanato dal luogo del disastro, il suo corpo era così contaminato che aveva dormito per tre settimane di fila. I sintomi erano cresciuti sino a che, per usare le sue stesse parole, “si sentiva come se avesse 65/70 anni”, sebbene ne avesse poco più di 30.
Proprio come la persona esposta a veleni industriali aveva avuto grossi cambiamenti nel corso del programma Hubbard, lo stesso avvenne per lo scienziato russo. Al quinto giorno del programma, smise di prendere le pillole di cui aveva bisogno a seguito dell’esposizione alle radiazioni (e non le ha più prese da allora). Al 17º giorno, le persone che si trovavano nella sauna con lui, si dovettero allontanare a causa del puzzo causato dalle sostanze contaminanti che il suo corpo stava espellendo. I problemi causati da Chernobyl diminuirono e quindi scomparvero nel corso del programma.
La soluzione alla droga
Sebbene l’Italia non sia immune da tali pericoli, il danno causato dalla droga è molto più tangibile ed immediato.
Legalizzazione, depenalizzazione, droghe “leggere”, droghe “pesanti”, “riduzione del danno”, la questione morale... La “guerra alla droga” non ha carenza di strategie e luoghi comuni. Ciò che manca è il consenso generale. Lo scopo è quello di sradicare le droghe illegali? Prevenire il crimine collegato alla tossicodipendenza? C’è un solo aspetto del “problema droga” sul quale esiste un vasto accordo: se un tossicodipendente decide di uscire dal tunnel della droga, ci dovrebbero essere un modo sicuro per far sì che egli possa ritornare a condurre una vita libera dalla droga, un metodo di provata efficacia che consenta all’ex tossicodipendente di liberarsi dalla prolungata sofferenza che caratterizza tale dipendenza.
Come confermato dal convegno di Stoccolma, e come costantemente sperimentato dai centri Narconon in Italia e nel resto del mondo, una tale soluzione esiste. Non solo è stato provato che il programma sviluppato da Hubbard riduce senza rischi ed efficacemente i residui di droghe, ma è un dato di fatto che esso allevia anche il carico di sostanze estranee che si accumulano nel corpo a causa di inquinamento chimico e droga presenti nella società odierna. Non esiste un metodo di disintossicazione indirizzato a rimuovere residui chimici accumulati nei tessuti adiposi del corpo che sia stato attuato su così vasta scala ed è l’unico programma del suo tipo la cui sicurezza ed efficacia siano state così a lungo studiate e documentate.
Ma, cosa più importante, centinaia di migliaia di persone stanno ora vivendo una vita più felice e più sana.
Nota:
* Per ulteriori informazioni sul Narconon, vedi “Narconon in Italia: una nuova vita senza droghe”.
* Cloracne: un’eruzione cutanea che rassomiglia all’acne causata dall’esposizione al cloro o ai suoi composti.
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