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La truffa “elettro-shock”
 
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DIRITTI DELL OUMO


Vittoria a Torino  della libertà  di religione


U
ltima ad aggiungersi alla lunga lista di vittorie legali ottenute dalla Chiesa di Scientology, una sentenza del Tribunale di Torino ha ribadito il diritto costituzionale di ogni persona a seguire la propria coscienza in materia di credo religioso.

Confermando il diritto della Chiesa di Scientology ad un trattamento uguale a quello accordato alle altre religioni in materia di normativa fiscale, la Corte ha accordato assoluzione piena a tutti i 21 imputati della Chiesa “per non aver commesso il fatto”.

Il caso era nato da un’ispezione effettuata nel 1986 dalla Guardia di Finanza nella Chiesa di Scientology di Torino, in seguito alla quale 21 funzionari della Chiesa erano stati imputati di violazione della normativa fiscale relativa ad IVA, IRPEG, ILOR, e Ritenute alla fonte.

La Chiesa aveva sostenuto che le accuse erano da archiviarsi poiché la Chiesa, come tutte le religioni, era esente dalle imposte che la Guardia di Finanza pretendeva.

I difensori della Chiesa hanno reso noto alla Corte che, nel corso dei dieci anni trascorsi dall’inizio del contenzioso, i magistrati italiani avevano unanimemente riconosciuto la natura religiosa di Scientology in più di una decina di sentenze. Nel dicembre del 1991, per esempio, la Commissione Tributaria di Novara aveva sancito che “... la divulgazione delle opere filosofiche del fondatore L. Ron Hubbard e ... le varie pratiche [della Chiesa], se applicate ai “fedeli”, e cioè praticanti del credo religioso, costituiscono strumenti dell’istruzione religiosa comunque via alla salvezza adottata”.

Inoltre nel marzo del 1990 la Corte d’Appello di Trento aveva sancito che “... l’aspirazione alla realizzazione dell’ottava dinamica, riguardante l’Infinito e Dio, costituisce il tratto che caratterizza la Scientologia [sic] come religione e come chiesa”.

Ai tre giudici della corte di Torino sono bastate due ore di camera di consiglio prima di rientrare in aula ove emettere all’unanimità la sentenza a favore della Chiesa.

Il caso di Torino è significativo perché è uno degli ultimi che fanno parte della sequela di azioni giudiziarie che hanno avuto origine durante un periodo di ispezioni vessatorie condotte dalla Guardia di Finanza agli inizi degli anni ’80. Tali attacchi erano dovuti a manovre effettuate da psichiatri italiani nel tentativo di mettere a tacere gli scientologist che, nel 1979, avevano dato il via ad una grossa campagna di denuncia dei crimini perpetrati dalla psichiatria ai danni di innocenti cittadini (vedi La truffa dell’elettroshock e Premiati Attivisti dei Diritti Umani).

Ci son voluti dieci anni perché la Chiesa venisse pienamente discolpata di ambedue le accuse: i tribunali sono stati concordi nel sancire che la Chiesa è un’organizzazione religiosa bona fide che conduce attività filantropica a beneficio del pubblico, ed il parlamento, approvando risoluzioni che prevedono la chiusura degli ospedali psichiatrici dove si erano riscontrati gli abusi più gravi, ha implicitamente riconosciuto che le accuse lanciate dagli scientologist in merito ai crimini della psichiatria erano veritiere.

Recentemente, il significato di tali vittorie legali della Chiesa è stato puntualizzato da un certo numero di studiosi di giurisprudenza.

Un articolo è apparso di recente sull’autorevole rivista giuridica Il Diritto Ecclesiastico, a firma del Prof. Francesco Finocchiaro, docente di Diritto Canonico presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Intitolato Scientology nell’ordinamento italiano, l’articolo disquisisce del significato che assume per l’Italia la decisione emessa nel 1993 dall’IRS statunitense [Ente per il Reddito Interno, che svolge funzioni in parte analoghe alla nostra GdF, N.d.T.] con la quale riconosce lo stato di religione e di ente filantropico di tutte le Chiese di Scientology statunitensi, ed anche delle organizzazioni filantropiche ed educative ad esse collegate.

Il Prof. Finocchiaro conclude che a suo giudizio, e concorde alla giurisprudenza italiana, la Chiesa di Scientology è incontrovertibilmente una religione bona fide. “La spinta verso l’assoluto e l’infinito, che possono essere identificati con l’Essere Supremo o Dio”, ha scritto, “è il tema più propriamente religioso del pensiero di L. Ron Hubbard e giustificano l’esistenza di una struttura ‘ecclesiastica’, di ministri di culto e di cerimonie, in occasione di nascite, matrimoni e funerali, nel corso delle quali sono ricordati il Thetan, lo Spirito, e la sua condizione”.

Analoghe conclusioni hanno redatto, su una rivista di giurisprudenza, diverse autorità in materia, che si sono occupate della Chiesa di Scientology sul volume III dei Quaderni di Diritto e Politica Ecclesiastico.

Per quanto riguarda gli scientologist, tali conclusioni legali non sono che mera espressione di ciò che è palese. Fabio Amicarelli, portavoce della Chiesa, ha così commentato: “La sentenza del Tribunale di Torino è importante perché rafforza il diritto di tutti gli italiani alla libertà di credo religioso. E, per noi, significa poterci ora concentrare sul fine, più costruttivo, di aiutare gli altri a trovare anche loro le risposte che sono disponibili in Scientology”.


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