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 Informazioni ed inchieste di interesse pubblico edite dalla Chiesa di Scientology International

La truffa “elettro-shock”
 
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DIRITTI DELL OUMO

Gruppo Antireligioso Americano Disintegrato



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antireligioso Ennio Malatesta ed il gruppo da lui fondato in Italia per fomentare l’odio, l’ARIS, si erano ispirati ad un’organizzazione americana definitasi Cult Awareness Network, Rete per la Consapevolezza in merito alle Sette (CAN). Dopo una sequela di clamorose sconfitte giudiziarie, nelle quali si è dimostrato il coinvolgimento del CAN in attività violente ed illecite, il gruppo, finalmente, è stato sciolto da un tribunale fallimentare.

Come l’ARIS, il CAN si pubblicizzava come organizzazione “educativa” che forniva “informazioni” in merito alle religioni nuove e minoritarie. Tuttavia le prove presentate nel corso delle recenti azioni giudiziarie, e le sentenze emesse in tali occasioni presentano un’immagine ben diversa... la verità. Il CAN era semplicemente un’organizzazione di fanatici religiosi che, dietro pagamento, organizzavano violenze ed aggressioni a danno di chiunque seguisse un credo religioso che non godesse del loro consenso.

In una delle recenti azioni giudiziarie, il CAN e svariati “agenti” legati a tale gruppo sono stati condannati a pagare danni per 4.875.000 di dollari [circa 7 miliardi e 800 milioni di lire] a Jason Scott, seguace della Chiesa Cristiana Pentecostale, per un’aggressione che la corte ha definito “tanto oltraggiosa nella natura, e tanto eccessiva nell’entità da collocarsi al di là d’ogni possibile decenza, e da doversi censurare quale atrocità ed atto assolutamente intollerabile in una comunità civile”.

Mentre si recava a far visita alla madre, lo Scott era stato assalito da tre uomini agli ordini di Rick Ross, ‘deprogrammatore’ del CAN. Era stato trascinato in una casa ed ammanettato. Lo avevano poi trascinato nuovamente all’esterno legato, imbavagliato con del nastro adesivo, e portato via in auto con una “guardia” di 140 chili che gli sedeva sulla schiena.

Lo avevano condotto ad un’altra casa dove era stato tenuto segregato in una stanza per cinque giorni, guardato a vista 24 ore su 24, e sottoposto a continue violenze fisiche ed emotive nel tentativo di “spezzare” la sua fede. Il quinto giorno aveva trovato il modo di scappare ed era corso alla polizia.

“Il verdetto rappresenta l’affermazione più chiara mai emessa da una corte a confermare il fatto che la “deprogrammazione” non è che un mero tentativo eufemistico di coprire quella che è criminalità”, ha dichiarato Kendrick Moxon, avvocato di parte lesa.

“Il termine ’deprogrammazione’ è stato coniato negli anni ’70 per camuffare quelli che sono sempre stati atti criminali”, ha detto Moxon. “Se si vuole controllare con la violenza le credenze religiose di qualcuno e godere dell’impunità, torna utile convincere le gente che si stia semplicemente “disfando” qualcosa di negativo. A quel punto un sequestro di persona diventa un “salvataggio”. Non c’è mai stato niente di vero in tutto ciò, e questa giuria l’ha saputo vedere.”

Negata La Riapertura Del Processo

A poche settimane di distanza dal verdetto, tuttavia, invece di cercare di cambiare i propri sistemi, sia il CAN che Rick Ross, il “deprogrammatore”, hanno cercato di schivare le conseguenze delle loro malefatte dichiarando ambedue fallimento.

L’avvocato dello Scott però faceva notare che, in base alle leggi americane, la rifusione dei danni accordati alla parte lesa, soprattutto in processi riguardanti i diritti civili, non viene cancellata da un fallimento. “Tale debito rimane accollato alle persone indipendentemente da cosa possa accadere”, ha dichiarato l’avvocato Kendrick Moxon. “Anche se dovessero volerci vent’anni, dovranno ogni modo pagare”.

La condanna più pesante, però, doveva ancora arrivare. Il CAN ha fatto le sue mosse perché il verdetto della giuria venisse annullato, sostenendo che fosse “esorbitante”. Il giudice John Coughenour ha respinto l’istanza, dichiarando che “la corte prende nota della evidente incapacità, da parte di ciascun imputato, di assegnare il dovuto valore alla malvagità delle proprie condotte ai danni del signor Scott. (omissis) Risulta dunque ragionevole che la somma decretata dalla giuria ai danni sia del CAN che del signor Ross sia di tale entità, necessaria a far valere il giudizio da lei espresso in merito agli atti tirannici degli imputati, ed a fungere da deterrente perché condotte simili non abbiano a ripetersi in futuro”.

Il giudice ha anche specificato che c’era molta differenza tra quanto il gruppo antireligioso dichiarava di fare e quanto invece effettivamente faceva. Commentando l’asserzione, da parte del CAN, di fornire “informazioni” in merito alle ‘sette’, il giudice ha affermato che non corrispondeva ai fatti emersi nel processo, “né menzionare l’obbiettivo di informare il pubblico forniva risposta alle prove, virtualmente incontestate, che i materiali in merito alle ‘sette’ risultavano negativi ed estremamente sediziosi per definizione”. La Corte ha inoltre fatto notare che erano le azioni del CAN che rovinavano le famiglie, e che “tutte le prove erano incontrovertibilmente a sostegno di quanto espresso nel verdetto: che l’intero episodio della deprogrammazione aveva scosso la sua stabilità emotiva [di Jason Scott], e ridotto la sua vita familiare ad essere inesistente”.

La decisione è stata l’ultima goccia, che ha avuto come conseguenza il fallimento del CAN. In giugno il CAN è stato sciolto dopo che un tribunale statunitense ha ordinato che l’organizzazione mettesse in liquidazione ogni sua proprietà così da essere in grado di pagare i danni a coloro che aveva danneggiato. La richiesta da parte del CAN di programmare la liquidazione fallimentare in modo tale da pagare i propri debiti pur continuando nel frattempo ad operare è stata respinta dal giudice Ronald Barliant, il quale ha affermato che non sussistevano speranze che il CAN fosse in grado di farlo.

Estromesso Dalla Corte

Tre mesi prima, il 29 marzo, il tentativo del CAN, ormai sull’ultima trincea, di sferrare colpi alla cieca avvalendosi del sistema giudiziario si era frantumato quando una Corte d’Appello del l’Illinois aveva, senza tante cerimonie, estromesso il CAN dall’arena giudiziaria per avere intentato a sua volta, senza però alcun fondamento, un’azione legale.

Nel 1992 e nel 1993 il CAN, da parte sua, aveva dovuto affrontare in varie parti d’America numerose cause intentategli da singoli scientologist oltraggiati dai suoi illeciti e dalle sue campagne discriminatorie contro la loro religione e quelle altrui. Pressoché tutte queste azioni legali erano state intentate appellandosi a leggi relative ai diritti civili, che garantiscono uguaglianza di trattamento e proibiscono la discriminazione.

Nel 1994, nondimeno, in un ultimo tentativo di salvare la faccia ed afferrarsi ad un ultimo appiglio per sopravvivere, il CAN aveva intentato un’azione legale a Chicago contro la Chiesa di Scientology Internazionale, nella speranza di “ridurre al silenzio” chi lo stava criticando.

Quando il tribunale aveva archiviato il caso condannandolo a rifondere alla Chiesa di Scientology le spese legali, il CAN si era appellato alla Corte d’Appello dell’Illinois, chiedendo la riapertura del procedimento.

Questo tentativo all’ultima ora si era frantumato il 29 marzo quando la Corte d’Appello dell’Illinois aveva riconfermato l’archiviazione del contenzioso intentato dal CAN. I tre giudici da cui era composta la corte avevano sancito all’unanimità che gli scientologist si erano mantenuti perfettamente nell’ambito dei loro diritti allorquando avevano sollevato rimostranze per le violazioni dei loro diritti civili. “Confermiamo l’archiviazione sancita dal tribunale di primo grado ai danni della querela [del CAN],” ha decretato il collegio giudicante. Come entità ispiratrice che stava alle spalle dell’ARIS e di analoghi gruppi fautori dell’odio, il CAN da dietro le quinte ha esercitato per lungo tempo un’influenza in Europa. Ma tale influenza non avrà più luogo.

L’avvocato Kendrick Moxon, che da decenni si batte per i diritti civili e religiosi, ha dichiarato: “Il CAN era un gruppo fomentatore d’odio che ha promosso l’intolleranza religiosa, distrutto famiglie, ed incitato all’odio. Aveva un lungo curriculum di atti criminali e rapimenti. La libertà di religione risulterà un po’ più libera, adesso”.


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