Informazioni ed inchieste di interesse pubblico edite dalla Chiesa di Scientology International

Un estratto dall’opera di riferimento completa

Per poter rispondere alla rapida crescita di richieste da parte del pubblico di scoprire “ cos’è Scientology?”, la Chiesa di Scientology ha compiuto un grande sforzo nell’ultimo decennio per rendere l’informazione su Scientology ampiamente disponibile attraverso libri, film, pubblicazioni, conferenze e campagne d’informazione.
Per i lettori italiani interessati a scoprire da soli che cos’è Scientology, la fonte di informazioni più completa ed autorevole su questo soggetto è l’opera appropriatamente intitolata cos’è Scientology?.

Abbiamo già pubblicato dei capitoli del libro in precednti edizioni di Diritti dell’Uomo. In questo numero pubblichiamo un estratto dal Capitolo 9 che tratta le soluzioni della Chiesa di Scientology agli effetti distruttivi che le droghe hanno sullo spirito umano.
Nelle successive edizioni di Diritti dell’Uomo verranno proposti dei capitoli del libro, nel tentativo di fornire agli italianai le risposte alle loro domande su Scientology.

a ricerca ha dimostrato che l’elemento più distruttivo presente nella nostra cultura è la droga. L’uso di droghe da strada – LSD, eroina, cocaina, polvere d’angelo, marijuana, ed altre – è incrementato notevolmente e velocemente in tutti i ceti sociali. Gli studenti dei college si atrofizzano i cervelli con la marijuana; i bambini a scuola vengono spinti giornalmente a trangugiare pasticche con pressioni esercitate sia a livello di coetanei che a livello farmaceutico; e il signor Bianchi per la strada, persona apparentemente comunissima, e il signor Rossi al posto di lavoro, coltivano un’abitudine di cui non si sospetta né ci si occupa.

Il diffuso consumo di droghe illegali – molte delle quali erano in origine rimedi medici – ha prodotto un giro d’affari di 500 miliardi di dollari annui. Secondo alcune stime, la marijuana è attualmente la più grande coltivazione d’erba per vendita diretta in America. Della cocaina e dei suoi derivati, parecchio di moda negli anni 70, vi è ora un ampio abuso, dovuto in gran parte alle asserzioni degli psichiatri durante gli anni 80, secondo cui l’uso di cocaina non costituiva tossicodipendenza. Nulla sarebbe potuto essere più distruttivo.

Nel condurre ricerche sugli ostacoli al miglioramento spirituale posti dalle droghe, L. Ron Hubbard ha scoperto l’esistenza di una personalità da droga, una personalità artificiale creata dagli stupefacenti.

“A quanto pare le droghe possono cambiare l’atteggiamento di una persona, trasformando la sua personalità originale in un’altra che cova rancori e odi nascosti a cui la persona non permette di mostrarsi in superficie” ha scritto L. Ron Hubbard. “Anche se questo potrebbe non essere vero in tutti i casi, ciò stabilisce un legame tra le droghe e le crescenti difficoltà con il crimine, la produzione e con il collasso moderno della cultura sociale e industriale.”

La diminuzione della lucidità mentale e della fibra etica della società è evidente quanto i titoli che annunciano i devastanti effetti fisiologici delle droghe. “Il problema droga è planetario” ha concluso L. Ron Hubbard. “Sguazza nel sangue e nella sofferenza umana.”

Alla stregua delle droghe da strada, si sono dimostrate dannose e causa di dipendenza anche quelle mediche e psichiatriche, le quali producono una condotta ugualmente distruttiva in questa tendenza biochimica. Le statistiche mostrano che già nel 1950 le dosi giornaliere di sonniferi o tranquillanti erano diventate tanto comuni da essere difficilmente considerate droghe. Il Valium è stata la prima droga a piazzarsi tra i tranquillanti di largo consumo. Oggi, comunque, ci sono droghe che alterano anche la mente e l’umore come il Thorazine, lo Stelazine, lo Zoloft, il Prozac, il Tofranil, lo Xanax e il Ritalin, addirittura più dannosi delle droghe da strada. La cadenza con la quale questi psicofarmaci vengono prescritti a mo’ di panacea è spesso scioccante per l’ignaro.

La ricerca di L. Ron Hubbard, comunque, ha portato a questa conclusione: “Purtroppo non ci si rende conto che una persona il cui dolore è stato soffocato da un sedativo, con la medesima droga ha soffocato anche se stessa ed è molto più vicina al dolore ultimo della morte. Dovrebbe essere ovvio che le persone più quiete al mondo sono quelle morte”.

L’assunzione di droga è, in misura non irrilevante, parte integrante della vita del nostro mondo attuale.

Inoltre, i progressi tecnologici di questo secolo hanno creato molti sottoprodotti insidiosi, ciascuno dei quali costituisce una minaccia per il benessere dell’individuo. Lo smog, ad esempio, era sconosciuto prima della comparsa dei centri di produzione industriale in Gran Bretagna. Ora, sulla Terra, ogni grande città informa quotidianamente i suoi cittadini sulla qualità dell’aria che respirano. Cento anni fa i principali conservanti alimentari erano il ghiaccio e il sale. Oggi, su quasi tutte le confezioni di cibo leggiamo una lista d’ingredienti artificiali che supera in lunghezza l’elenco degli ingredienti naturali. Fino a cinquant’anni fa non esistevano nemmeno disastri ambientali, come la catastrofe del 1986 alla centrale nucleare di Chernobyl nell’ex Unione Sovietica, per non parlare dell’esposizione alle radiazioni provocata dai numerosi esperimenti nucleari.

Viviamo in una società votata alla chimica. L’Environmental Protection Agency (l’Ente di protezione ambientale statunitense) riferisce che l’americano medio è esposto a quasi due chilogrammi di pesticidi ogni anno e che trattiene nel suo corpo i residui di oltre 400 sostanze tossiche. Nel cibo che mangiamo si trovano più di 3.000 additivi chimici.

Non è possibile sfuggire alla nostra civiltà contaminata e, inoltre, è stato scoperto che queste sostanze possono ridurre l’individuo in una sorta di stato “legnoso”: privo di sentimenti, insensibile, incapace, inaffidabile, una minaccia per i suoi compagni, intrappolato nelle drammatizzazioni della sua mente reattiva.

Inquinamento e abuso di droga non erano considerati fra i problemi di maggior interesse nel 1950 quando L. Ron Hubbard pubblicò Dianetics. Tuttavia, negli anni 60, questi orribili spettri fecero la loro comparsa e la ricerca di L. Ron Hubbard dimostrò che una persona che aveva preso droghe pesanti non era in grado di ottenere benefici spirituali dall’auditing (consulenza spirituale della religione di Scientology, dalla parola latina “audire”, che significa “ascoltare”). Prima d’allora, durante le sue ricerche, non si era mai imbattuto in questa condizione, poiché le droghe non erano ancora penetrate tanto profondamente nella società. Ma questo prendeva sempre più piede e richiedeva una soluzione, poiché a quel punto le droghe rappresentavano un ostacolo sempre più serio ai progressi ottenibili con l’auditing.