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ichiamando le autorità francesi a “intraprendere ferme ed efficaci azioni contro la discriminazione in nome della democrazia,” autorità religiose e leader dei diritti umani riunitesi a Parigi il 2 marzo scorso, si sono rivolti a rappresentanti di minoranze religiose e dei media.
L’assemblea, una conferenza su “Democrazia, in pericolo? Emarginazione delle minoranze spirituali”, è stata organizzata da Irving Sarnoff, fondatore di Amici delle Nazioni Unite, dal Rev. N. J. L’Heureux, direttore esecutivo della Queens Federation of Churches di New York e segretario del Comitato per la Libertà Religiosa del Consiglio Nazionale delle Chiese negli Stati Uniti, che ha moderato la conferenza, e da Joel Labruyere, presidente dell’Omnium delle Libertà in Francia.
Agli organizzatori si sono uniti 25 insigni studiosi ed esperti di religione e rappresentanti di una vasta gamma di minoranze e nuovi movimenti religiosi e spirituali francesi. Tra gli studiosi c’erano Regis Dericquebourg, Maitre de Conference dell’Università di Lille III; Olivier Seguy, avvocato alla Corte d’Appello di Parigi e segretario del CESNUR Francia; Francis Dessart, docente universitario e Presidente del Consiglio Internazionale per i Diritti dell’Uomo e Libertà Religiosa; Alonso Urbano, Dottore in Filosofia e Teologia, sacerdote cattolico, e la dottoressa Gabriele Yonan, Accademia di Ricerca Insegnamento, Scienza della Religione di Berlino.
La conferenza ha trattato i problemi, soluzioni e conclusioni riguardo la discriminazione contro i gruppi religiosi minoritari. Tra le conclusioni dei lavori della conferenza durati tutto il giorno, vi è la decisione che i gruppi lavoreranno molto più assieme come un fronte unito per creare una Francia libera dalla discriminazione. Ciò verrà compiuto in parte denunciando gli abusi ai diritti umani quando e dove accadano, e tenendo i mezzi d’informazione, i politici e il pubblico bene informati.
Al termine della conferenza tutti i partecipanti hanno sottoscritto una “Dichiarazione pubblica riguardo l’abuso delle minoranze spirituali in Francia.” La dichiarazione, in parte, richiede alle autorità francesi, ai mass media e ai cittadini “di apportare un cambiamento nel loro approccio alle minoranze religiose per creare un clima di tolleranza religiosa e rispetto per le fedi delle minoranze religiose in linea con gli accordi internazionali sui diritti umani,” e “avviare ferme ed efficaci azioni contro la discriminazione, per aprire le porte al dialogo come reale strada per risolvere le difficoltà e i problemi esistenti, e sostenere gli standard a cui la Francia ha aderito come firmataria di diversi strumenti internazionali per i diritti umani.”
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