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 Informazioni ed inchieste di interesse pubblico edite dalla Chiesa di Scientology International

Le due facce della libertà religiosa
 
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DIRITTI DELL OUMO


Prevenire i pericoli della droga
“Dico No alla droga” affronta gli aspetti scabrosi del problema della droga in Italia

 S
ono stati notati in molte città e paesi di tutta la nazione, dal Piemonte alla Sicilia. Indossano guanti, setacciano i parchi e le strade, ma anche le spiagge e le scuole. In una mano tengono delle lunghe pinze metalliche e nell’altra dei contenitori in plastica resistente. Camminano guardando per terra, tra i cespugli e nell’erba, ovunque possono celarsi delle siringhe incautamente abbandonate. Sono i volontari di “Dico No alla droga”, una campagna organizzata e finanziata dalla Chiesa di Scientology che si prende cura di rendere sicuri i luoghi frequentati dai cittadini, liberandoli dalle siringhe abbandonate dai tossicodipendenti di eroina.

Sono qualche centinaio gli scientologist che ogni week-end si dedicano al volontariato. I gruppi principali si trovano a Milano, Brescia, Catania, Torino, Padova, Roma, ma anche a Novara, Palermo, Verona, Pordenone, Barletta ed in altre città italiane. La loro dedizione è pari alla loro efficacia. Dal 1989, anno in cui i volontari di “Dico No alla droga” hanno iniziato la raccolta delle siringhe, sino al 1999, il numero di siringhe raccolte supera le 250.000 unità. I volontari collaborano con le aziende municipalizzate di pulizia urbana, a cui consegnano le siringhe per essere distrutte negli inceneritori.

In ogni gruppo, uno dei volontari si occupa di trovare le aree ’a rischio’, quelle zone della città dove il problema delle siringhe abbandonate è più evidente ed il pericolo è maggiore. Questa fase viene svolta parlando con la gente, amici e conoscenti, girando nelle piazze e specialmente nelle aree verdi dove oltre ai bambini che giocano con la famiglia, si ritrovano anche i tossicodipendenti. Ogni città ha diffuso ai media un numero di telefono dove “Dico No alla droga” riceve segnalazioni da parte dei cittadini circa la situazione delle siringhe nella loro zona. Quindi arriva l’intervento di ripulitura dei volontari, accolti come “eroi” dagli abitanti della zona sopraffatti da una situazione di disagio e di pericolosità che aumenta in modo esponenziale.

Questo aspetto dell’impegno contro la droga dei volontari di Scientology ha certamente un aspetto sanitario non indifferente; ma il problema rimane allarmante e senza che ci siano degli interventi efficaci. Si pensi solo che la popolazione della Terra spende più soldi in droghe illegali che non in cibo, vestiario, alloggio, istruzione o cure mediche. In Europa il consumo di eroina più o meno raddoppia ogni 10 anni, con una traffico di danaro impressionante: un chilogrammo di morfina base, del valore di dodicimila dollari, frutta quasi due milioni di dollari quando viene smerciato per le strade.

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GIOVANI E ADULTI IN TUTTA ITALIA LAVORANO PER RISOLVERE I DANNI DERIVANTI DALLA TOSSICODIPENDENZA NEL PAESE.
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Secondo recenti indagini, 51% dei sedicenni italiani hanno provato marijuana e hashish, il 10% l’ecstasy, il 13% l’LSD. I morti per overdose negli anni ’90 ha costantemente superato le mille unità e il 30% dei detenuti negli istituti penitenziari italiani sono tossicodipendenti. Alla luce di questi dati, e nonostante tutti i dibattiti e le parole spese invano, ci si rende conto che il problema non è stato affatto preso di petto. Risulta ovvio ad ogni abitante di un centro urbano, e non occorre certo un esperto di statistica per interpretare ciò che viene scritto con la vernice a spruzzo su quasi ogni muro dell’epoca postindustriale.

Per porre riparo a questa situazione che sta minando il futuro della nostra società, gli scientologist siciliani di “Dico No alla droga” hanno finanziato e prodotto un opuscolo intitolato “Ecstasy: smascheriamo il traditore”, che distribuiscono a migliaia ai giovani fuori dalle scuole e dalle discoteche di tutta l’isola. L’opuscolo contiene informazioni sull’ecstasy e sui suoi effetti collaterali che accompagnano la sua assunzione: attacchi di panico, collasso cardio vascolare, danni muscolari, coma, convulsioni, insufficienza renale.

Il fondatore di Scientology, L. Ron Hubbard, parla delle droghe come dell’ “elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale”. I metodi per il recupero dei tossicodipendenti, frutto di decenni di studi, descritti nella rivista “Risanare una società intossicata”, sono usati attualmente in circa 70 centri in 29 nazioni diverse ed è stato loro attribuito il merito di aver tratto in salvo decine di migliaia di persone che facevano uso di droghe. Le sue scoperte sulle azioni biochimiche delle droghe sono state descritte come una pietra miliare. Ma mentre ci si occupa di coloro che avrebbero preferito non cadere nella droga, i volontari si prendono cura di non permettere che altri vi cadono. Per usare le parole di Hubbard, “il peggio è che le droghe, siano esse illegali o farmaceutiche, hanno reso incapaci la gran parte di coloro che avrebbero potuto risolvere la situazione, inclusi i leader politici, e hanno persino paralizzato le generazioni future.”

“Non siamo qui per colpevolizzare chi usa sostanze stupefacenti,” ha detto il responsabile siciliano di “Dico No alla droga” il professor Salvo Badalà. “Vogliamo fare quanto possibile per porre rimedio ad una situazione che sta minando il futuro di tutti. La soluzione non è usare altre droghe, proibire o non proibire. Vogliamo educare, informare, creare una tendenza di segno diverso. Qualcuno ha creato queste condizioni, la tragedia della droga. Sta all’uomo rovesciare questa pericolosa situazione.”

Per maggiori informazioni sulle attività locali di “Dico No alla droga”, rivolgersi al Direttore degli Affari Pubblici delle chiese di Scientology elencate nell’ultima pagina.

Copie omaggio della rivista “Risanare una società intossicata”, sono a disposizione di autorità ed operatori del settore, scrivendo a:
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