|
anno 2000 segna il 50° anniversario della Convenzione Europea sui Diritti Umani, uno strumento che ha certamente aiutato a portare stabilità e pace in Europa.
Tuttavia in Italia e nel resto dell’Europa ci scontriamo con un increscioso paradosso.
Mentre la consapevolezza e l’aiuto dati ai diritti umani ha avuto un considerevole progresso in anni recenti, gli organismi internazionali che operano per i diritti umani avvisano che alcune delle nazioni più importanti su cui contiamo per mantenere la libertà nel mondo stanno indietreggiando rispetto agli alti standard stabiliti nell’ultimo mezzo secolo.
Secondo Diritti Umani Senza Frontiere, un’organizzazione con sede a Bruxelles, “alcuni stati europei hanno già iniziato la discesa lungo il pendio scivoloso che condurrà a nuove forme di intolleranza e discriminazione di centinaia di migliaia di uomini, donne e bambini che professano credi di minoranze religiose non convenzionali.”
Una scrupolosa indagine mostra che gli ideatori nascosti dell’intolleranza in Europa sono piuttosto pochi. Chi sono? E quali sono i loro piani?
Nella parte alta dell’elenco c’è il burocrate francese ed ex politico, M. Alain Vivien, che adesso dirige la cosiddetta MILS, Missione Interministeriale di Lotta alle Sette.
La MILS è stata istituita a seguito del Rapporto della Commissione Parlamentare che nel 1996 compilò una lista nera di 172 religioni in Francia, suscitando la spontanea indignazione da parte degli studiosi di religione più rispettati ed autorevoli in Francia e nel resto del mondo.
La lista della “sette pericolose” stilata dalla Commissione includeva, per esempio, un’associazione cattolica, l’Ufficio Culturale di Cluny, ricevendo le critiche di diversi vescovi.
Una lettera dalla Diocesi di Troyes indirizzata al Presidente della Assemblea Nazionale francese dice: “Penso che ciò danneggi non solo la comunità e la Chiesa Cattolica . . . ma anche lo Stato che si è posto nella posizione sia di giudice che di giudicato sulla base delle libertà fondamentali che dovrebbe garantire.”
La Croix ha emesso un comunicato dall’Ufficio del Segretario Generale della Conferenza Episcopale francese che concludeva che il rapporto bollava i gruppi elencati come “colpevoli senza essere stati ascoltati secondo le normali regole di qualsiasi processo.”
Anche i vescovi Italiani hanno espresso preoccupazioni quando a ricevere l’attacco è stata l’Opus Dei, il cui fondatore, Josemaria Escriva de Balaquer, è stato beatificato da Papa Giovanni Paolo II nel 1992. Infatti, nel marzo 1996, due mesi dopo la pubblicazione del rapporto della Commissione francese, il Papa ha intitolato a Escriva de Balaquer una chiesa di Roma.
Nonostante ciò, Vivien ed i suoi colleghi estremisti in Francia hanno continuato a chiedere ad altre nazioni di imitarli e distruggere il diritto di queste persone di credere e venerare ciò che ritengono giusto.
Invece, dalla parte positiva, dei paesi membri dell’Unione Europea quali la Svezia, stanno compiendo passi positivi per sostenere i principi dei diritti umani. E nel nostro stesso paese il governo ha quest’anno compiuto un passo da gigante sottoscrivendo l’Intesa con i Testimoni di Geova e i Buddisti.
Ma sebbene l’Italia si stia impegnando per rispettare il suo impegno al Consiglio Europeo per i Diritti Umani ed alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, anche in casa nostra non manca l’estremismo antireligioso, come vedrete in questo numero di Diritti dell’Uomo.
Pertanto il monito contro l’intolleranza proveniente dalle autorità nel campo dei diritti umani andrebbe preso a cuore da tutti i cittadini. Come la storia insegna, quando i governi ed una stampa asservita cercano di dominare perseguendo le minoranze, non passa molto tempo prima che siano limitati i diritti fondamentali di tutti.
L’unica risposta sta nell’impegno rivolto a proteggere i diritti umani previsti dalla nostra costituzione e dalla Convenzione Europea sui Diritti Umani, in modo scrupoloso, con linee di condotta ben conosciute applicate equamente ed onestamente nei confronti di tutti.
Come ha raccomandato l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa nel 1999, i governi non solo devono “incoraggiare un avvicinamento ai gruppi religiosi che porterà alla comprensione, alla tolleranza, al dialogo e alla risoluzione dei conflitti,” ma anche “prendere dei precisi provvedimenti contro qualsiasi azione discriminatoria o che emargina minoranze religiose o spirituali.”
Un’accresciuta consapevolezza e la creazione di una comprensione di tutti gli aspetti dei diritti umani condurranno alla risoluzione del problema del declino dei diritti in Europa. Come vedrete all’interno di queste pagine, noi ci stiamo muovendo per raggiungere questo fine.
Come in altri numeri di Diritti dell’Uomo, vi diamo anche ulteriori informazioni sulla religione di Scientology. Gli scientologist italiani stanno lavorando per risolvere i problemi sociali del crimine, della droga, dell’analfabetismo del declino della moralità, e stanno contribuendo ad ottenere un futuro migliore per tutti noi.
Infine, come sempre, i vostri commenti e opinioni sono benvenuti.
|
|