Gli studiosi alla tavola rotonda a Padova sulla situazione post 11 settembre
opo l’11 settembre il mondo è cambiato. Nuovi punti di riferimento verso la pace e l’integrazione.” Una tavola rotonda, organizzata dalla Chiesa di Scientology, che aveva lo scopo di dar voce ad alcuni dei più autorevoli studiosi padovani, sui nuovi riferimenti necessari alla società, in seguito al trauma causato dai tragici attentati terroristici. Relatori della tavola rotonda Vincenzo Pace, sociologo delle religioni, Aldo Natale Terrin, studioso di religioni e docente all’Università Cattolica di Milano, Paolo Scarpi, storico delle religioni dell’Università di Venezia, e Daniele Spero, collaboratore UNESCO ed esperto di dialogo interreligioso. Moderatore il giornalista televisivo Angelo Morini.
Il dibattito su questo tema rimane aperto ed attualissimo, ma una cosa però è emersa in modo particolare: il professor Pace ammonisce sulla definizione di “guerra di religione” riferita all’attuale conflitto in Medio Oriente – un’etichetta potenzialmente molto pericolosa che danneggia le religioni e coloro che vi credono. Su questo punto gli studiosi si sono trovati unanimemente d’accordo, anche se il professor Scarpi ha sottolineato come sia molto difficile che le religioni giungano ad un completo accordo. Questa situazione è dovuta, secondo la tesi del professor Scarpi, ad un sistema di “autoprotezione” insito in ogni religione che fa sì che il gruppo si chiuda ad altre realtà in momenti di difficoltà. Da qui la maggiore difficoltà ad affrontare questi problemi sociali causati da diverse spinte religiose.
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Aldo Natale Terrin ha ribadito il concetto che in queste situazioni ed in particolare dopo l’11 settembre l’unico dato stabile che le persone hanno trovato nuovamente è stato quello nella religione.
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Aldo Natale Terrin ha ribadito il concetto che in queste situazioni ed in particolare dopo l’11 settembre l’unico dato stabile che le persone hanno trovato nuovamente è stato quello nella religione. Commentando come sia facile desumere che la religione sia una parte assolutamente centrale dell’uomo, il professor Terrin ha riscontrato un notevole aumento di fedeli che hanno ripreso a frequentare la chiesa cattolica a partire dai giorni immediatamente successivi ai tragici eventi di New York.
Se il monito degli studiosi è andato nella direzione di evitare la definizione di “guerra di religione” per l’attuale situazione internazionale, l’altro messaggio lanciato nel corso della tavola rotonda è stato quello di riconoscere la necessità di incrementare il dialogo interreligioso, per aumentare la conoscenza delle varie religioni, capirne le differenze, come pure le similitudini, e aumentare quindi la comprensione tra gli uomini.
’Il dialogo interreligioso è cambiato,” ha dichiarato il professor Spero. “Se vogliamo capire ciò che è successo, dobbiamo cercare di capirlo dall’interno, attraverso un’estensione, un approfondimento del dialogo interreligioso, non più come giustificazione interna delle religioni, ma come riconoscimento autonomo di tutte le identità religiose. Quindi, il cambiamento del dialogo interreligioso dipende dalla necessità di capire fenomeni finora incomprensibili come gli attentati dell’11 settembre. Il dialogo interreligioso diventa così il massimo deterrente a qualunque tipo di intolleranza e permette di trasferire il ruolo della religione da accusata ad accusatrice.”
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