Un eminente sostenitore dei diritti umani dice La strada verso la pace inizia con la tolleranza
Il Professore Aldo Natale Terrin visita il nuovo Ufficio degli Affari Pubblici e per i Diritti Umani della Chiesa di Scientology in Belgio;
|
Tra gli ospiti presenti all’inaugurazione dell’Ufficio Europeo degli Affari Pubblici e per i Diritti Umani della Chiesa di Scientology, c’era il Professore Aldo Natale Terrin, docente di Studi dei nuovi movimenti religiosi all’Università Cattolica di Milano e all’Università di Urbino. Essendo uno tra i pochi studiosi in Italia specializzato in religioni comparate e che segue un rigoroso metodo fenomenologico, “Diritti dell’Uomo” ha colto l’opportunità di intervistarlo, dopo la cerimonia del taglio del nastro.
“Diritti dell’Uomo”: Di quale beneficio è l’apertura di questo ufficio e il lancio della nuova campagna d’informazione della Chiesa sulla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani?
Prof. Terrin: Oggi ci sono molte violenze, sopraffazioni e negazioni conclamate dei diritti di molte persone in gran parte dell’umanità, sia a livello privato sia a livello politico. Ci sono persone che sono talmente abituate a vivere in uno stato di “semi-schiavitù”, che quasi non sanno neppure di avere dei diritti e di poter pretendere qualcosa dalla vita.
C’è una schiavitù più subdola, ma non molto diversa da quella che si praticava alcuni secoli fa. La nuova sensibilizzazione che può derivare da questa campagna attraverso stampati è utile a far prendere coscienza, anche alle persone più umili, del fatto che anche loro hanno il diritto di vivere dignitosamente. Il primo passo infatti è sempre quello di togliere quel velo di ignoranza che non ci permette di essere noi stessi pienamente e consapevolmente.
“Diritti dell’Uomo”: Come può questo ufficio per la cooperazione interreligiosa e accademica far nascere un maggior rispetto dei diritti umani in tutta Europa?
Prof. Terrin: I leader religiosi possono incontrarsi e scambiarsi le esperienze che contribuiscono alla comprensione e al rispetto per ogni gruppo religioso, particolarmente tra Cristiani, Musulmani, Ebrei e altre confessioni maggiori presenti in Europa, ma anche il dialogo tra gli accademici può essere proficuo ed è particolarmente auspicabile.
Tutte le componenti culturali devono indirizzarsi verso una “cultura della pace” e gli accademici – soprattutto gli studiosi di religione – sono l’avanguardia di tale importante scambio di idee, che può creare un nuovo flusso di vitalità e solidarietà umana. Dunque, l’ufficio di Bruxelles potrà organizzare incontri con tutti gli studiosi europei e potrà, così, aiutare gli studiosi ad esprimersi “all’unisono”.
“Diritti dell’Uomo”: Che cosa considera più importante sull’apertura dell’Ufficio Europeo degli Affari Pubblici e per i Diritti Umani della Chiesa di Scientology Internazionale a Bruxelles?
Prof. Terrin: Penso che la Chiesa di Scientology abbia compiuto un gesto di grande consapevolezza, oltre che di solidarietà, dimostrando di saper andare oltre se stessa, oltre la sua propria e particolare identità e denominazione, pur di affermare i diritti umani quale centro vero di una società nuova e rinnovata. Questo è stato un gesto che va al di là di ogni altra considerazione. Impiegare mezzi e notevoli forze, anche economiche, non per affermare se stessi, ma per una causa che ci deve unire tutti è un atto di grande generosità e di grande sapienza.
L’Ispettore dell’ONU, Eligio Grizzo, in Africa.
|
Nato a Pordenone, Eligio Grizzo è stato ufficiale dell’esercito ed ha svolto missioni di pace sotto il comando delle Nazioni Unite; è stato decorato con la Croce d’argento dal Ministero della Difesa. Oggi è un Ispettore dell’ONU.
A seguito del lancio della campagna europea per i diritti umani del nuovo ufficio di Bruxelles della Chiesa di Scientology, il signor Grizzo ha rilasciato una dichiarazione a “Diritti dell’Uomo”.
“Diritti dell’Uomo”: Che valore hanno i diritti umani?
Sig. Grizzo: La vita, la libertà, l’uguaglianza, la famiglia sono alcuni dei punti cardine dei diritti umani. Quando a questi fattori non viene conferita la dignità che gli compete, una dignità alta, se ne nega l’esistenza. Essi hanno tracciato il lungo, arduo cammino dell’Uomo nel suo progresso civile, sociale e intellettuale e questo merita un’alta considerazione e la spinta a lavorare per una cooperazione umanitaria globale al fine di raggiungere uno scopo comune.
“Diritti dell’Uomo”: Pensa che le persone abbiano sufficiente comprensione o educazione riguardo ai diritti umani?
Sig. Grizzo: In base alla mia esperienza di rappresentante delle Nazioni Unite nel mondo, direi che dipende dalla zona del mondo o dalla popolazione: l’Africa, il Sud America, l’Asia e parti dell’Europa Orientale non hanno un’educazione specifica riguardo ai diritti umani. Semplicemente li ignorano perché sono sopraffatti dai loro costumi, dalla loro storia, dalla cultura locale. In queste situazioni particolari le persone non hanno abbastanza comprensione dei diritti umani e le azioni tese ad educare non sempre sono tollerate. Altri cosiddetti popoli civili hanno sufficiente comprensione dei diritti umani, ma un governo di qualche tipo li educa a tollerare le deviazioni che arrivano a ridurre la libertà individuale.
“Diritti dell’Uomo”: Che cosa pensa degli scientologi che lavorano per l’affermazione dei diritti umani?
Sig. Grizzo: Ho letto e studiato la varia letteratura della Chiesa che promuove i diritti umani fondamentali. Ogni azione del genere legittima coloro che l’hanno creata e che la promuovono. L’attività di Scientology è molto apprezzata, poiché fa da supporto alle Nazioni Unite, che per prime hanno promosso la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani come dottrina per la salvaguardia dell’umanità.
“Diritti dell’Uomo”: Che genere di impegno si aspetta da Scientology o da altre associazioni?
Sig. Grizzo: Tutti i gruppi di intellettuali illuminati hanno il dovere di promuovere le azioni che aiutano i cittadini “meno attenti” a comprendere la presente situazione in cui versano i propri diritti umani fondamentali, non molto conosciuti nell’attuale società. Penso che l’azione più importante sia che un gran numero di uomini e donne, tramite pressione politica (voto), riesca ad indurre i governi dei paesi a promuovere un maggiore e più ampio rispetto dei diritti umani.
|