Le conseguenze del Drogare i Bambini
Preoccupati per le conseguenze derivanti dai trattamenti a base di anfetamina, per i cosiddetti disturbi dell’ “apprendimento” e dell’ “attenzione”, i genitori chiedono spiegazioni.
All’inizio di ogni anno scolastico i bambini potrebbero essere sottoposti a test per verificare il loro bisogno di un trattamento farmacologico. Le domande del questionario sono tratte dalla “bibbia” della psichiatria: il Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali. (sopra)
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L’inizio di ogni anno scolastico può rappresentare l’inizio di un dramma; per esempio a Cagliari, come in altre città italiane, i bambini potrebbero essere sottoposti a test per verificare il loro bisogno di un trattamento farmacologico.
Per qualche motivo, la Sardegna è una delle poche regioni dove il Servizio Sanitario Nazionale dispensa gratuitamente ai bambini (in cura) il metilfenidato, una sostanza di derivazione anfetaminica, con drammatici effetti collaterali.
Risultato? In un articolo disponibile a chiunque su internet, il Direttore della Clinica di Neuropsichiatria Infantile, Dipartimento di Neuroscienze di Cagliari, Alessandro Zuddas , ammette che tra i numerosi bambini con diagnosi di Disturbo da Deficit di Attenzione e di Iperattività (ADHD), “circa due terzi di essi ricevono metilfenidato”, aggiungendo inoltre che i genitori sono sentiti settimanalmente, i bambini visitati mensilmente.
Cagliari, assieme a Pisa, è stata scelta dal Ministero della Salute per la sperimentazione del metilfenidato sui bambini in età compresa tra i 5 ed i 9 anni, nel 2000 i piccoli finiti in “terapia” sono stati circa un centinaio.
In Sardegna tramite i dipartimenti di neuropsichiatria infantile delle ASL, è in atto una indagine campione nelle scuole medie inferiori, con questionari di circa 150 domande, che i genitori devono compilare per identificare le “turbe psichiche,” come ansia, depressione, fobie, ecc., dei loro bambini. Le domande del questionario sono tratte dal DSM IV, Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Questo manuale consente all’industria psichiatrica di produrre e vendere farmaci per i trattamenti psichiatrici.
Attraverso l’uso di questionari si arriva ad una schedatura del soggetto e successivamente ad una diagnosi. La diagnosi di iperattività (in un bambino che si muove, che parla quando non deve, che non presta attenzione) per esempio è seguita con una raccomandazione di trattamento farmacologico.
Questa iniziativa parte dal Ministero della Salute con un progetto approvato nel 1996, ma effettivamente messo in vigore nel 1998, una parte del progetto riguardava i Disturbi dell’Attenzione e del Comportamento. Costi della ricerca: 7 miliardi delle vecchie lire.
UNA CULTURA DELLA DROGA
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Come molti genitori hanno constatato sulla loro pelle la cosa peggiore da fare è ignorare il loro proprio istinto ed affidarsi alla propaganda psichiatrica.
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Il test psicologico di massa dei bambini nelle scuole venne ideato in Germania nel 1930 dal professor Goering, cugino del leader nazista Hermann Goering. E non solo il modello Goering divenne l’ordine del giorno della Germania nazista ma più tardi lo divenne anche nella Russia stalinista.
Questa piaga ha raggiunto anche l’Italia. In molte nazioni al giorno d’oggi ci sono veramente poche famiglie o insegnanti le cui vite non siano state in qualche modo toccate dalla dilagante somministrazione di “droghe” ai bambini dovuta alla prescrizione di farmaci.
Per milioni di bambini nel mondo, che attualmente fanno uso di psicofarmaci, vi sono stati fidati “consulenti” pronti a rispondere a tutte le domande che i genitori ed insegnanti hanno posto.
La risposta che lo psichiatra o lo psicologo ha dato è che il bambino soffre di un disturbo che influenza la sua capacità di apprendere, conosciuto come Disturbo dell’Apprendimento (LD). Questo “disturbo” viene anche chiamato “Disturbo da deficit dell’attenzione (ADD) o, più comunemente oggi, “disturbo da deficit dell’Attenzione ed iperattività” (ADHD). Mentre di fatto non c’é nessuna prova scientifica che esistano condizioni come un disturbo cerebrale o uno squilibrio chimico del cervello che possono essere presi in considerazione, ai genitori ed insegnanti viene detto che sono problemi “medici” e “ben riconosciuti” e che richiedono continuamente una prescrizione medica.
Volendo solo il bene per i loro figli e fidandosi di questi consulenti, i genitori acconsentono al trattamento con psicofarmaci credendo che sia l’unica o la migliore soluzione esistente.
Il risultato di questo lo si può osservare al giorno d’oggi entrando in una normale scuola inglese, australiana, canadese, americana o in alcune scuole private in Messico; non sarebbe strano se pensaste di essere in una clinica per malattie mentali, vedendo i bambini che fanno la fila per ricevere la loro dose giornaliera di psicofarmaci.
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