DIRITTI DELL OUMO

Momenti della Marcia

Il team era composto da 5 membri permanenti a cui si univano marciatori locali ad ogni nazione in cui facevano ingresso, i quali hanno corso sino alla frontiera successiva. Ad ogni confine, veniva tenuta una cerimonia per il passaggio della torcia della libertà.

Il passaparola sulla Marcia si diffondeva nei paesi e nelle città lungo il percorso, con i mezzi d’infomazione che annunciavano l’arrivo. I giornalisti e la polizia cercavano i marciatori ai loro alloggi e nelle città di tappa per sentire le loro esperienze, per sottocrivere il Proclama e per suggerire preziose indicazioni circa il miglior percorso da seguire.

“È stata un’esperienza incredibile,” ha detto il marciatore scientologo John Radich. “Siamo stati i benvenuti ovunque. Le persone si sono dimostrate davvero amichevoli e di supporto. C’è un incredibile accordo circa il bisogno di libertà religiosa. I veri diritti umani non fanno alcuna differenza con le credenze religiose.”

Francesca Antonucci, della Chiesa di Scientology italiana, ha detto che la Marcia e il raduno dovrebbero “ricordare ai leader europei l’importanza della libertà religiosa in un momento in cui gli ideali di tolleranza e diritti umani espressi nella Dichiarazione sono minacciati da misure governative repressive.”

È possibile visionare un sito Internet con i dettagli del raduno al seguente indirizzo http://religioustolerance.net.




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